PICK-UP: CONOSCIAMOLI MEGLIO
I pick-up amplificano la voce della chitarra. Capiamo come sono fatti e come funzionano per poterla valorizzare al massimo.
Tutto ha inizio da un principio fisico per il quale una bobina di filo di rame emette un segnale elettrico se viene eccitata da un campo magnetico. Il livello dei questo segnale elettrico dipende dalla forza del campo magnetico, dallo spessore del filo di rame e dal numero di avvolgimenti della bobina. Il campo magnetico del pick-up è prodotto da un magnete; è importante dire che esistono due tipi di magneti, quelli permanenti e quelli temporanei. I magneti permanenti sono delle calamite che una volta polarizzate mantengono la carica magnetica, mentre quelli temporanei perdono la carica nel momento in cui cessa il flusso magnetico. Nei pick-up il magnete posto sotto o all'interno della bobina permette alle corde, che vibrano all'interno del campo magnetico da lui prodotto, di trasformarsi in magneti temporanei. Questi magneti temporanei producono a loro volta un campo magnetico che va ad eccitare la bobina del pick-up, la quale emette un segnale elettrico che non è altro che il suono della corda poi trasdotto dall'amplificatore.
Per fare in modo che il campo magnetico sia più efficace nel pick-up vengono inserite delle espansioni polari (fisicamente dei piccoli perni di metallo) , ognuna delle quali è posta in corrispondenza di ogni singola corda per direzionare al meglio il flusso magnetico. Queste espansioni polari possono essere fisse o a vite, quindi regolabili in altezza. Questa seconda opzione ci da la possibilità di regolare il volume di ogni singola corda in modo da rendere il suono della chitarra più omogeneo, seguendo il raggio di curvatura della tastiera. Esistono anche pick-up con espansioni a lama, dove una lama appunto sostituisce le espansioni polari. La differenza sta tutta nel modo in cui agisce il campo magnetico: nel caso delle espansioni polari è fondamentale centrare la corda perfettamente sopra ogni espansione, in modo da captarne a pieno l'oscillazione. Nel caso della lama questa cosa non è indispensabile in questo essa è larga quanto l'intera distanza formata dalle sei corde, captando quindi il segnale in maniera omogenea per tutta la sua lunghezza.
Esistono due tipi di pick-up: il single coil e l'humbucker. La differenza principale tra i due sta nel fatto che il single coil è un pick-up a singola bobina, mentre l'humbucker ha due bobine o affiancate (hunbucker classico) o sovrapposte (mini- humbucker). Altra importante differenza è la "finestra magnetica" che è la zona dentro la quale agisce il campo magnetico. La sua dimensione agisce drasticamente sul suono, più la finestra magnetica è stretta più il suono sarà squillante. Un single coil ha una finestra magnetica molto più stretta rispetto ad un humbucker, infatti il suono del single coil è notoriamente più squillante di quello di un humbucker. Fa eccezione il P90 che è un single coil formato da due magneti e da una sola bobina piatta e larga; questo fa si che la finestra magnetica sia molto più ampia e di conseguenza il suono risulta molto più cupo, più simile ad un humbucker. Passiamo ai materiali dei magneti dei pick-up. Principalmente si usano magneti in AlNiCo (una lega di alluminio, nickel, cobalto e ferro) o magneti ceramici (magneti in ferrite composti da ossidi di ferro, bario e stronzio). L'AlNiCo produce un suono dolce, morbido e canterino in stile vintage, mentre il magnete ceramico è più adatto a chi fa rock avendo delle medie più pronunciate. Possiamo dire che con l'AlNiCo la voce acustica della chitarra viene valorizzata, mentre con il ceramico spesso è il pick-up che prende il sopravvento annientando un po' le caratteristiche timbriche e acustiche dello strumento. L'AlNiCo ha diverse gradazioni che sono espresse con un numero che va da II a V: più questo numero è elevato maggiore è la potenza (espressa in KΩ o kilo Ohm) del pick-up e progressivamente aumentano anche i bassi. Facciamo degli esempi: un single coil tipo "vintage" in AlNiCoII o AlNiCoIII misura dai 5,7 ai 6,0 KΩ; sempre un single coil da blues o rock-blues in AlNiCoV va dai 6,0 ai 6,6 KΩ. Passando agli humbucker, un modello vintage in AlNiCoII o AlNiCoV misura dai 7,8 agli 8,0 KΩ, quelli pi spinti possono invece passare da 8,5 a 9,0 KΩ fino ad arrivare ad humbucker più moderni che arrivano a superare i 10 KΩ. Esistono anche magneti in CuNiFe (rame, nickel e ferro) molto usati da Fendere per gli humbucker montati sulle Telecaster Thinline. Oltre al materiale del magnete anche il filo della bobina influisce attivamente sul suono. Più che il filo, che è comunque di rame, è l'isolante che lo ricopre che determina variazioni di spessore e quindi di sonorità. Ne esistono principalmente tre tipi: l'Heavy Formvar, utilizzato soprattutto da Fender negli anni cinquanta, enfatizza le frequenze medio-basse; il Plain Enamel, introdotto da Gibson e poi da Fender negli anni sessanta, enfatizza le alte rendendo il suono più brillante; il Polysol, molto in uso ai giorni nostri, genera un maggior equilibrio timbrico su tutto lo spettro del segnale. Lo spessore del filo di rame è espresso in AWG (American Wire Gauge) e le misure principali sono tre: AWG 42 (0,063 mm), AWG 43 (0,056 mm) e AWG 47 (0,036 mm). Minore è lo spessore del filo e minore sarà la resistenza a parità di spire. Facciamo un semplice esempio: 7000 spire di un filo che misura 42 AWG da una potenza di circa 5 KΩ, lo stesso numero di spire di un filo da 43 AWG offre una resistenza di 7 KΩ. Da menzionare sono anche i pick-up attivi, che hanno una bobina meno potente composta da un filo più spesso rispetto al passivo. All'interno dell'elettronica viene installato in preamplificatore (funzionante con una batteria da 9 V) che "aiuta" il segnale ad uscire dalla chitarra senza perdersi durante la sua corsa verso l'amplificatore. Questo fa si che si mantengano in vita più frequenze alte, facendo risultare il suono del pick-up attivo più squillante ed asciutto rispetto ad uno passivo.
Grazie a Romano Burini per l'assistenza tecnica.
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